L'INCLUSIONE
INCLUSIONE SCOLASTICA
La nozione di inclusione
La nozione di inclusione introduce una significativa precisazione rispetto alla nozione di integrazione. Il concetto di inclusione attribuisce importanza all'azione nel contesto classe per cui si interviene a favore dei bisogni educativi speciali agendo attraverso la classe, non si opera solo in funzione del singolo soggetto.
Si tratta di un cambiamento di prospettiva che impone alla scuola una nuova impostazione delle pratiche didattiche da realizzarsi nella concretezza e nella prassi ordinaria, ovvero nella “normalità”, non nella “straordinarietà “dell’intervento didattico.
Il nostro istituto si è già attivato in questa direzione e si sta adoperando per migliorare e consolidare ulteriormente le azioni educativo - didattiche in un'ottica inclusiva.
CONTESTO
Il nostro istituto è inserito in un contesto socio culturale eterogeneo, caratterizzato da una prevalenza di famiglie di estrazione sociale media e da un buon numero di famiglie di cittadinanza non italiana, di conseguenza la nostra comunità accoglie un'utenza composita e differenziata.
Il processo educativo - didattico è strutturato per realizzare le azioni affinché il contesto scuola sia un ambiente favorevole alla crescita di ogni individuo.
La cultura dell'inclusione è profondamente radicata nelle pratiche educative del nostro istituto, è sottesa ad ogni progetto didattico e si fonda sull'individualizzazione e sulla personalizzazione dei percorsi di insegnamento e apprendimento.
Si svolgono regolarmente in tutte le classi i laboratori di didattica potenziata, ossia percorsi calibrati sulle effettive abilità dell'alunno con bisogno educativo speciale che diventa così il protagonista dell'attività didattica e si sente riconosciuto per il contributo che può dare al gruppo.
Alunni in situazione di bisogno educativo speciale (Bes)
L’alunno diversamente abile ha diritto ad una piena inclusione educativa, culturale e sociale e compito della nostra scuola è mettere in atto, con tutti i mezzi a disposizione, le strategie possibili per promuovere lo sviluppo delle sue potenzialità. Tale processo prende avvio dalla progettazione che si realizza a partire dai seguenti documenti:
- la diagnosi funzionale
- il Profilo di Funzionamento che secondo la Classificazione Internazionale del Funzionamento (ICF) comprende la diagnosi funzionale e il profilo dinamico-funzionale
- il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.).
Il Piano Educativo Individualizzato scaturisce dalla collaborazione di insegnanti (sostegno e curricolari), assistenti educativi, famiglia e specialisti e si concretizza nella condivisione degli obiettivi e dei percorsi didattici più efficaci per ciascun alunno.
Per gli alunni con bisogni educativi speciali dovuti a disturbo specifico dell'apprendimento o derivanti da situazioni di disagio o di deprivazione socio-culturale, nella scuola primaria e secondaria di primo grado viene predisposto il Piano didattico personalizzato (P.D.P.).
Il P.D.P. costituisce un intreccio tra il piano di lavoro annuale destinato a tutta la classe e il percorso didattico dell’alunno con bisogno educativo speciale mediante il quale insegnanti, genitori e specialisti collaborano per individuare le strategie, le misure dispensative e compensative per far fronte alle necessità dell'alunno.
Alunni di cittadinanza non italiana
Nelle scuole dell’Istituto Comprensivo è abbastanza elevato il numero degli alunni stranieri. Essi devono poter trovare nelle nostre scuole un ambiente favorevole che li aiuti a crescere e ad integrarsi e dove possano ricevere stimoli cognitivi e rassicurazioni affettive. Per facilitare tale integrazione, sussiste un Protocollo di accoglienza.
Il Protocollo di Accoglienza contiene criteri e indicazioni riguardanti l’inserimento a scuola dell’alunno, definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici, regola le diverse fasi per una serena accoglienza e le modalità d’intervento per l’apprendimento della lingua italiana.
Per lo sviluppo della competenza comunicativa in lingua italiana e per facilitare l'acquisizione delle materie di studio, la scuola attiva laboratori di alfabetizzazione e di recupero e potenziamento delle competenze linguistico-comunicative.
Recupero e potenziamento
La scuola rileva i bisogni educativi e progetta percorsi didattici per il recupero degli alunni con maggiori difficoltà di apprendimento: alunni stranieri, alunni in situazione di disagio, alunni poco supportati dalla famiglia.
A tal fine nel corso dell'anno scolastico sono organizzate due settimane intensive,una nel primo ed una nel secondo quadrimestre, di recupero e consolidamento per gruppi di alunni in relazione alle loro effettive necessità e allo stesso tempo sono attivati percorsi di potenziamento con l'obiettivo di valorizzare le eccellenze e le attitudini di tutti gli alunni.
Per rispondere ai diversi stili di apprendimento degli alunni, i docenti utilizzano metodologie didattiche diversificate: gruppi di livello, apprendimento cooperativo, esercitazioni individualizzate, peer education,...
I risultati degli interventi sono monitorati attraverso l'osservazione sistematica e le verifiche in vari momenti dell'anno scolastico utilizzando griglie di osservazione e parametri di valutazione comuni e condivisi.
Il Gruppo di lavoro per l'inclusione
Nell'istituto è presente il Gruppo di lavoro per l’inclusione (G.L.I.) composto dal Dirigente scolastico, dai docenti curricolari e di sostegno.
Il GLI ha il compito di stabilire le priorità e definire i progetti di intervento inclusivo, valutare l’efficacia degli interventi adottati, predisporre annualmente il P.A.I. (Piano Annuale per l’Inclusione).
Per la definizione e l'attuazione del Piano annuale per l'inclusione (P.A.I.) il GLI può avvalersi della consulenza di genitori e rappresentanti delle associazioni territoriali delle persone con disabilità.
Per realizzare il Piano annuale per l'inclusione e il Piano educativo individualizzato collabora con le istituzioni pubbliche e private presenti nel territorio.
Normativa di riferimento